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Parco Nazionale, opportunità unica. Non va tenuto nascosto

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“Il nuovo Parco Nazionale di Portofino è un’opportunità unica, ma la Regione pare voglia tenerlo nascosto, in clandestinità, quasi desse fastidio. Cosa andrà a dire Regione Liguria alla prossima riunione del 7 novembre al Ministero sul nuovo Parco Nazionale di Portofino? Pensa davvero che il tema del confronto con il territorio e dell’allargamento si possa risolvere con un giro di telefonate, senza un tavolo istituzionale e senza una sensibilizzazione dell’opinione pubblica? Farlo sarebbe un errore per la Liguria.”
A dirlo è il consigliere regionale Pd e vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio Luca Garibaldi, che ha depositato un’interpellanza per chiedere conto delle ultime iniziative della Regione sul percorso istitutivo del Parco Nazionale di Portofino.
“A luglio scorso – continua l’esponente del Partito Democratico – il Ministero dell’Ambiente in una prima riunione aveva definito il percorso per l’istituzione del Parco Nazionale. ISPRA avanzava una proposta tecnico-scientifica, il Parco si occupava dei dati di organizzazione e della governance e Regione Liguria aveva il compito di svolgere un’istruttoria per verificare le disponibilità dei Comuni vicini al Parco (Recco, Zoagli, Chiavari e Rapallo) a essere inclusi, con dati economici e un’analisi della situazione. A inizio settembre il Ministero era arrivato a richiamare Regione Liguria che non aveva ancora svolto alcuna analisi. Di risposta la Regione ha detto di averli consultati ‘informalmente e in termini politici istituzionali’ e che avrebbe riferito poi com’era andata la consultazione nella prossima riunione. Cosa andrà a dire, se a settembre non aveva ancora iniziato il percorso di approfondimento? E con che forza, visto che il coinvolgimento del territorio è stato pari a zero, finora? Il percorso di nascita di un Parco Nazionale va sostenuto con forza e determinazione da parte della Regione e non con ritardi, rinvii e impreparazione, come se fosse una pratica burocratica da portare e non un percorso di sviluppo del territorio. Durante l’estate il Presidente dell’Ente Parco di Portofino, Paolo Donadoni, giustamente, aveva rivolto un appello ai Comuni confinanti per ragionare su un Parco Nazionale più grande e Regione Liguria, invece di tentare di cancellare le aree contigue del Parco Regionale di Portofino, avrebbe dovuto cogliere l’occasione e mettere in campo un confronto istituzionale con gli Enti locali e con gli altri soggetti direttamente o potenzialmente interessati e forme di coinvolgimento, anche pubblico, nell’iter costitutivo, al fine di valorizzare pienamente, anche tra i cittadini, l’opportunità derivata dall’istituzione del Parco Nazionale. Invece, finora, siamo ancora al ‘basso profilo’ e ai contatti informali, come se bastasse un giro di telefonate per verificare la situazione con i Comuni vicini. Il percorso è ancora all’avvio e quindi c’è ancora tempo per correggere il tiro, coinvolgere il territorio e far sì che questo nuovo Parco Nazionale diventi un’occasione. Sia per la Liguria sia per il Tigullio: un territorio che si troverebbe in una posizione strategica davvero unica in Italia: al centro di due Parchi Nazionali (Cinque Terre e – speriamo – Portofino) e circondati da altri due Parchi Regionali (Aveto e Antola). Sarebbe un errore non cogliere questa opportunità. Ma nei Parchi bisogna credere e bisogna investire fino in fondo, assessore Mai.

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