La nuova riorganizzazione sanitaria dell’Asl 4 ha prodotto un altro grande risultato dopo lo svuotamento di metà ospedale di Sestri Levante. Venti posti letto in meno su tutto il territorio.
Scendendo nei particolari parliamo di 10 posti in meno di Ortopedia a Rapallo, 6 in meno sulle Chirurgie brevi nella nuova sede sempre di Rapallo e 4/6 posti in meno all’Urologia.
Non era un obiettivo facile ridurre i posti letto, visto che l’Ospedale di Sestri ha due piani vuoti, quello di Rapallo è sottoutilizzato e a Lavagna ha appena aperto una nuova palazzina di tre piani, tutta da riempire. Invece gli spostamenti, raffazzonati e senza uno straccio di programmazione comprensibile, hanno portato a questa situazione.
Purtroppo il rischio che si andasse in questa direzione era noto già da tempo. Ho raccolto queste preoccupazione espresse anche pubblicamente dai sindacati (e non solo) e per avere chiarezza ho presentato un’interrogazione urgente in Consiglio regionale. Sentiremo cosa dirà la Giunta.
Questa riorganizzazione sanitaria continua a dimostrarsi confusa e piena di criticità, perché anche se la riduzione di posti letto è temporanea arriva in un momento molto delicato e cioè all’inizio della stagione turistica, che è anche quella con più accessi alla rete ospedaliera. Quindi questa riduzione si trasforma in un problema enorme per il territorio e per chi lo frequenta. Gestire una riorganizzazione con meno posti letto disponibili, poco personale e tanti dipendenti che stanno andando in pensione non è facile: si lavora tanto e si lavora male. E il rischio è che possano aumentare i tempi d’attesa per i pazienti.
Con la mia interrogazione vorrei capire quanto durerà questa situazione, come verrà affrontata e quali sono i veri tempi della riorganizzazione.
Regione e Asl 4 (che placidamente esegue i comandi della Giunta) continuano a raccontare un mondo che non c’è, fatto di ottimismo immotivato e un certo distacco dalla realtà.
Ma si può pensare di continuare a minimizzare e a fare spallucce di fronte a una situazione di questo tipo o si intende iniziare, finalmente, ad affrontare con chiarezza i problemi, avviando un confronto diretto, e non solo sui giornali, con la cittadinanza, le istituzioni e gli operatori?