Perché l’assessore Mai ha paura del Parco nazionale di Portofino? Perché preferisce una perimetrazione ristretta, rispetto alla possibilità di un Parco di ampie dimensioni? E perché non si confronta col territorio, limitandosi a fare qualche telefonata? Siamo di fronte a un’opportunità storica non solo per il Tigullio, ma per tutta la Regione. Ma per coglierla bisogna fare molto di più rispetto a quanto ha messo in campo, finora, la Giunta ligure.
Sono sinceramente preoccupato per come l’assessore regionale all’Ambiente sta portando avanti la trattativa per l’istituzione del Parco nazionale di Portofino. Un’occasione importante – che vede la regia del governo precedente e il pieno sostenuta di tutto il Consiglio ligure – su cui, però, la Giunta Toti non sta facendo passi avanti. Oggi in aula, alla mia richiesta di chiarimenti e aggiornamenti sull’iter, Mai ha risposto dicendo di non essere d’accordo con la perimetrazione del Parco proposta da Ispra nel corso di una recente riunione avvenuta al ministero dell’Ambiente – appuntamento a cui l’assessore ligure non ha partecipato – perché la ritiene, rispetto a quanto gli è stato riferito, troppo ampia.
Mai punta quindi a un Parco di Portofino di piccole dimensioni. Ma non fornisce alcun dettaglio su come si stia muovendo la Regione. La pratica per l’istituzione del Parco nazionale di Portofino non è una trattativa privata. Mai ha una delega dei cittadini e deve esercitarla nel massimo della trasparenza e del confronto possibili. Invece non è stato convocato alcun tavolo istituzionale con i Comuni del Tigullio e l’assessore non ci ha ancora riferito le proprie mosse in Commissione. In una vicenda importante come questa sono fondamentali una maggiora condivisione e un confronto aperto. Invece Mai pensa di agire da solo e prendere decisioni senza coinvolgere il territorio direttamente interessato. L’assessore non abbia paura, avvii un confronto con Enti, istituzioni e cittadini e lotti per dare alla Liguria un Parco nazionale di Portofino degno di questo nome, non un francobollo. Si discuta liberamente di ciò che si vuole fare, ma la discussione sia la più ampia possibile. Non sprechiamo un’opportunità come questa.