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Parco, tunnel, turismo e sviluppo sostenibile.

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L’incontro, promosso da Luca Pastorino, a cui ho partecipato con Fabio Tosi del Movimento Cinque Stelle è stato un passaggio positivo per provare a capire come le forze che governano da agosto il nostro Paese possono raccogliere e far crescere quello che con grande difficoltà si è messo in campo a livello nazionale.

Si è partiti parlando della manovra economica, dalla difficile eredità del 23 miliardi di clausole sull’IVA – il conto del Papeete – e sulle prime azioni di equità e di sostenibilità che sono state messe in campo: più soldi in busta paga per i ceti più poveri, investimenti verdi, fine del superticket, asili nido gratuiti. Durante la discussione, alcune categorie hanno espresso preoccupazioni che dovranno essere monitorare nel percorso concreto di approvazione della manovra economica.

Poi si è arrivati a capire, come era il titolo dell’iniziativa, le priorità per il Tigullio. E da tutte le forze politiche, e anche dai diversi interventi, i punti principali emersi sono stati questi.

Il parco Nazionale di Portofino è una opportunità unica di sviluppo per il Tigullio, sia dal punto di vista naturalistico, che da quello del turismo ed economico. L’azione di informazione e coinvolgimento del territorio in questa partita va portata avanti senza timidezze e sottolineando come sia necessario pensare il parco come una infrastruttura naturale – un corridoio – tra costa ed entroterra della Fontanabuona, per dare una nuova occasione di crescita a quella realtà.

A questo collegamento naturale va accompagnato il necessario collegamento autostradale tra la Fontanabuona e Rapallo, del Tunnel, rimasto nel cassetto da molti anni e che ora, in una fase di riorganizzazione anche del rapporto con il gestore della rete autostradale deve essere rimesso in campo come priorità di sviluppo del Levante ligure.

Assieme a questo punto, la discussione si è centrata sui temi ambientali e di sviluppo. Il punto riguardante il dissesto idrogeologico, la necessità di rilanciare i presidii dell’entroterra a partire dalla strategia delle aree interne, la richiesta di nuovi studi sulle correnti per verificare come il cambiamento climatico impatterà sulle scelte delle nostre coste. Sviluppo che deve passare anche da un ripensamento dell’urbanistica: ho ribadito la necessità che al più presto vi sia una legge nazionale per la riduzione del consumo di suolo (una proposta è già depositata in parlamento) che ponga fine a decenni di abuso del territorio, e che sarebbe tanto più urgente in una regione fragile e pressata dall’uomo come la nostra. Sul turismo sostenibile, la valorizzazione dei progetti di comunità mi hanno fatto particolarmente piacere le parole di apprezzamento di Fabio Tosi del M5S sul lavoro svolto dal Sindaco di Sestri Levante Valentina Ghio per la promozione turistica che tutela l’identità dei luoghi e non li snatura.

Un passaggio importante è stato dedicato al tema della legalità: è stata anche l’occasione di annunciare il risultato importante – su cui ho lavorato assieme alle altre forze politiche presenti all’incontro – della costituzione in Regione Liguria di una Commissione Regionale Antimafia, dalla prossima legislatura (la richiesta è quella di farla partire anche in questi ultimi mesi, ma vedremo se la maggioranza si opporrà o meno).

Assieme a temi più strutturali, sono emerse anche criticità puntuali, in particolare sui temi della viabilità: dalle soluzioni viarie della città dell’Entella alle ex strade provinciali e al rapporto difficile con ANAS, di cui vi ho parlato altre volte.

In generale, l’idea di un confronto costante sui temi locali è sempre positiva e, seppure nelle differenze e legittime diffidenze, consente di costruire soluzioni più solide rispetto a quelle calate dall’alto. Mi pare che la prima iniziativa sia stata un buon modo per mettere in fila priorità su cui provare a lavorare assieme per il territorio.

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