E’ partito in Commissione I Affari istituzionali il confronto per la modifica della legge elettorale regionale. Sono state presentate quattro proposte di legge. Quella del PD, quella del Movimento Cinque Stelle, della Lega e di Liguria Popolare.
La nostra proposta ha due obiettivi chiave: la cancellazione del listino collegato alla candidatura del Presidente della regione, composto da nominati e non da eletti nelle liste, e l’introduzione della doppia preferenza di genere, come già avviene nei Comuni e nella gran parte delle Regioni Italiane. Con un premio di maggioranza che consenta la governabilità della regione. Una proposta semplice ma dovuta.
Le altre proposte di legge hanno punti in contatto con la nostra: tutte prevedono l’abolizione del listino e, tranne una che prevede l’introduzione di tre preferenze come per le Europee, tutte hanno previsto la doppia preferenza di genere.
Se c’è la volontà politica di partire da questi due punti per arrivare ad un testo condiviso, per cui servono i 2/3 del consiglio, e un accordo tra maggioranza e opposizione, si potrà superare una legge elettorale che nelle legislature passate non si è mai stati in grado di cambiare.
Aggiungo che il tema della doppia preferenza di genere, e il fatto che la nostra Regione non si sia ancora adeguata, è motivo di imbarazzo e di arretratezza culturale e politica a cui bisogna porre rimedio rapidamente. Senza, nel caso, cantare vittoria, perchè si tratta di un atto necessario e doveroso.