Ho letto con stupore la nota di Fincantieri in cui, in risposta ad alcuni articoli di giornale sulle condizioni di lavoro nello stabilimento di Riva, si affermava che se Fincantieri fosse vissuta come un disvalore ci potrebbero essere “possibili ripensamenti sulla nostra presenza sul territorio”. Una dichiarazione grave, preoccupante ed ingiustificata.
Poche settimane fa, infatti, si annunciavano carichi di lavoro fino al 2025. La legge navale ha stanziato 6,5 miliardi di euro per il rinnovo della flotta della Marina Militare, che sta procedendo rapidamente. Recentemente si è tornato a parlare di formazione sul territorio e occupazione (ancora troppo poco). Quindi perché questa dichiarazione?
Condivido la posizione del sindaco di Sestri Levante Valentina Ghio che ha subito sottolineato come queste affermazioni debbano essere chiarite al più presto.
Bisogna tornarea a ragionare in maniera concreta su come migliorare il rapporto tra Fincantieri e territorio, sulla dignità e qualità del lavoro, sia dipendenti diretti che ditte esterne, e su un reale e strutturato percorso di formazione e occupazionale. Questa è la priorità e occorre rinsaldare lo storico rapporto che c’è tra il Cantiere e il comprensorio del Tigullio.
Proporrò al Consiglio Regionale, già lunedì, di promuovere un Ordine del Giorno che chieda alla Regione di aderire e sostenere le richieste del Comune di Sestri Levante in merito al futuro dello stabilimento di Fincantieri a Riva Trigoso e di mettere in campo azioni ulteriori per migliorare la sinergia tra impresa, territorio e lavoratori