E’ notizia recente che la sede del Centro per l’Impiego di Chiavari dal 1° settembre rischia di trovarsi senza lo spazio di Via Millo, a causa di uno sfratto per il mancato pagamento dei canoni di locazione.
Una vicenda, segnalata dalle organizzazioni sindacali, che denota una notevole confusione e mancanza di monitoraggio in merito a “chi deve fare cosa”. La Regione dal 1° di aprile ha ricevuto la competenza per i centri per l’impiego, che prima erano nella responsabilità della Città Metropolitana di Genova.
Il contratto di locazione della sede, secondo quanto riportato dai giornali, non è stato trasferito alla Regione e nonostante diverse segnalazioni in materia anche al Sindaco del Comune di Chiavari, oggi ci troviamo ad avere la possibilità di uno sfratto al 1° settembre e nessuna soluzione idonea per una nuova collocazione del Centro per l’Impiego.
L’Assessore Regionale al Lavoro Gianni Berrino ha dichiarato di aver appreso dai giornali questa difficoltà, nonostante il direttore dell’Ente Regionale sulla Formazione ne fosse a conoscenza.
Il tema è molto delicato e riguarda il futuro dei servizi, soprattutto perché settembre è un mese di particolare centralità: con la scadenza dei contratti stagionali, i lavoratori del settore turistico (circa 4000 persone) dovranno richiedere la Naspi; vi è l’avvio del percorso Garanzia Giovani, nonché le ordinarie procedure di avvio del reddito di cittadinanza. Sono 35 i lavoratori del Centro per l’impiego che rischiano di essere colpiti da questo disagio.
Per queste ragioni, ho depositato una interrogazione urgente per capire come intende muoversi Regione Liguria e il Comune di Chiavari su questo tema.