È stata approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale la proposta di legge per la promozione delle comunità energetiche nella nostra Regione.
Le Comunità energetiche rappresentano una modalità per incentivare le energie rinnovabili, favorendo l’autoconsumo e la generazione distribuita di energia da parte di diversi soggetti – pubblici o privati – che si associano per produrre, accumulare e consumare in forma aggregata energia prodotta da fonti rinnovabili. Una novità giuridica già introdotta a livello europeo e che nel nostro Paese incontra limiti normativi.
Con questa proposta di legge vogliamo fornire nuovi strumenti a chi vuole puntare sulle energie rinnovabili in forma associata. Nel nostro Paese il produttore di energia da fonte rinnovabile non può cedere l’energia eccedente ad altri soggetti. Con lo strumento delle comunità energetiche i componenti della comunità possono condividere l’energia prodotta e utilizzarla per l’autoconsumo della comunità. La promozione delle comunità energetiche può aprire quindi nuove strade, sia a vantaggio dei privati – si pensi ai condomini – che del pubblico e delle imprese, che potrebbero mettere in rete in modo distribuito la produzione di energia rinnovabile utilizzando, ad esempio, il vasto patrimonio pubblico o le possibilità di attivare produzione di energia e rinnovabile ad esempio nelle aree portuali. Con lo strumento giuridico delle comunità energetiche si può produrre energia rinnovabile con la novità che chi fa parte della comunità energetica non solo produce ma riceve energia, senza che l’eccesso venga disperso o inutilizzato. Così si ottengono più efficienza e minori costi di servizio per gli utenti.
La Liguria, grazie a questa legge è la terza regione d’Italia a promuovere le comunità energetiche sul proprio territorio. Ora è necessaria una forte azione di incentivo di questo strumento per favorire l’economia circolare e la sostenibilità.