E’ stata approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale – seduta di martedì 8 luglio scorso – la mia mozione per chiedere di dare un sostegno attivo ai Comuni e alle Province, la cui viabilità è passata in competenza ad ANAS, attraverso tavoli tecnici e periodici con il nuovo gestore. L’obiettivo è quello di programmare gli investimenti in maniera coordinata per ogni singola tratta, con più forza rispetto alle singole trattative Comuni-ANAS.
La vicenda nasce a seguito di un lungo e complesso iter, avviatosi nel 2014, per la riclassificazione di riclassificazione nella rete stradale di interesse nazionale gestita da ANAS, di diverse strade ex statali ricadenti nel territorio di Regione Liguria.
Le tratte interessate per la nostra Regione sono queste:
- ex SS 35 “dei Giovi”
- ex SS 225 “della Fontanabuona”;
- ex SS 330 “di Buonviaggio”;
- ex SS 331 “di Lerici”;
- ex SS 334 “del Sassello”;
- ex SS 432 “della Bocca di Magra”;
- ex SS 456 “del Turchino”;
- ex SS 523 “del Colle di Cento Croci”;
- ex SS 582 “del Colle di S. Bernardo”;
- ex SS 586 “della Val d’Aveto”;
- ex SS 654 “di Val Nure”;
- ex SS 453 “di Valle Arroscia”;
- ex SS 28 “del Colle di Nava”,
La principale difficoltà in cui si sono trovati i Sindaci dei territori attraversati da tali tratte è stata quella di una interlocuzione e un dialogo con ANAS, per provare a coordinare interventi, richiedere investimenti, definire assieme, tratta per tratta, le priorità nel piano di azione pluriennale.
La proposta è quella di non lasciare soli i Comuni e le Province nella gestione del rapporto con ANAS, ma di istituire tavoli tecnico di carattere periodico, con la regia attiva della Regione, che definisca – tratta stradale per tratta a livello di Provincia e Città Metropolitana – le priorità degli interventi, la valutazione delle condizioni delle singole tratte stradali e la richieste ad ANAS da inserire all’interno dei piani di investimento pluriennali di quest’ultimo.
Richieste coordinate e gestite da Regione, Città Metropolitana e Province possono avere più forza rispetto ai singoli Comuni nei confronti di un soggetto come ANAS, che ha dimensioni nazionali, ma spesso ha tempi e modi di intervento lunghi e spesso incompatibili con le esigenze del nostro territorio, in particolare quello dell’entroterra.
Qui trovate il testo dell’Ordine del Giorno approvato