Mentre il governatore Toti promette un treno super veloce che colleghi Genova alla sua Milano in un’ora, i pendolari del levante ligure devono fare i conti con la scure di Trenitalia che riduce il numero dei treni, taglia le fermate e allunga i tempi di percorrenza.
Questo il risultato del nuovo orario dei treni in vigore dal prossimo 13 dicembre.
La giunta Toti sta preparando proprio in bel regalo di Natale per i pendolari liguri. Un vero disastro, per chi, tutti i giorni, usa il treno per recarsi al lavoro. Tanti passeggeri esasperati, come si legge sugli organi di stampa, stanno, pensando addirittura di abbandonare i mezzi pubblici e passare all’utilizzo dell’auto privata.
Secondo i calcoli fatti da alcuni pendolari del levante che ogni giorno si recano a Genova per lavorare, con il nuovo orario in vigore tra una quindicina di giorni, sarebbero circa 3 le ore in più trascorse in treno ogni settimana.
Che fine ha fatto l’assessore ligure ai Trasporti Giovanni Berrino? La giunta deve dimostrarsi più autorevole nei confronti di Trenitalia e pretendere servizi e collegamenti più efficienti. Non ha senso promettere (senza peraltro fornire alcun dettaglio) un treno super veloce per Milano, quando non si è neppure capaci di garantire i servizi minimi all’interno del proprio territorio. Il Partito Democratico, nei giorni scorsi, ha chiesto un Consiglio regionale monotematico proprio sul tema ferroviario. E le notizie che ci arrivano quotidianamente dai pendolari non fanno altro che avvalorare la nostra richiesta. Vogliamo chiarezza e servizi adeguati per i cittadini liguri.