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Nessuno spazio pubblico alle organizzazioni fasciste. Ordine del Giorno in Consiglio

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Il Gruppo del Pd condivide pienamente l’appello che i sindacati confederali hanno rivolto con una lettera al sindaco di Genova Bucci e al presidente della Regione Toti affinché le istituzioni rinnovino il loro impegno, anche con atti formali, contro i rigurgiti fascisti, razzisti e xenofobi.

“Una richiesta che nasce dopo una serie di episodi preoccupanti, che sarebbe sbagliato sottovalutare o definire isolati”. 

Ed è proprio in questo senso che va l’ordine del giorno presentato nei giorni scorsi dal Gruppo del Partito Democratico – primo firmatario il vicecapogruppo Luca Garibaldi – a favore della promozione della cultura antifascista nelle sedi istituzionali in Regione Liguria. “Visto il numero crescente di manifestazioni legate al razzismo, alla xenofobia, all’apologia del fascismo che costituiscono un serio elemento di preoccupazione per le istituzioni democratiche anche nel nostro territorio pensiamo che oltre alla condanna di questi episodi servano anche azioni concrete”.

Nel documento, che verrà discusso nei prossimi giorni in Consiglio regionale, si chiede prima di tutto all’Ufficio di Presidenza di non concedere sale e spazi all’interno della sedi del Consiglio regionale per le associazioni o manifestazioni che si richiamano al fascismo o che abbiano orientamenti razzisti, xenofobi, antisemiti, omofobi e comunque discriminatori.

“Alla Giunta ligure di rafforzare le azioni di sostegno della promozione dell’antifascismo e della Resistenza, promuovendo iniziative culturali, in collaborazione con le scuole, affinché sia mantenuta la memoria storica, venga portata all’attenzione soprattutto delle giovani generazioni il problema dei nuovi fascismi e la condanna dei movimenti razzisti, xenofobi, omofobi, antisemiti”.

Infine, l’ordine del giorno invita la Giunta ligure, da una parte, ad approvare un provvedimento analogo a quello dell’Ufficio di Presidenza per le sale e gli spazi di propria competenza, escludendo inoltre la possibilità di concedere il patrocinio della Regione a manifestazioni di movimenti o associazioni che si richiamano al fascismo, o assumono posizioni razziste, xenofobe, antisemite, omofobe, e dall’altra, a sensibilizzare i Comuni liguri affinché adottino iniziative in tal senso (alcune amministrazioni come quella di Sestri Levante lo hanno già fatto). “Contro i rigurgiti fascisti servono prese di posizioni chiare e interventi concreti. Le istituzioni democratico facciano la loro parte”. 

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