Sul Parco di Portofino la Lega Nord ha perso un’altra occasione per tacere. Se i Consiglieri del centrodestra avessero letto la proposta di legge di riordino delle aree protette, che prevede l’istituzione del Parco Nazionale di Portofino, saprebbero che nelle cosiddette aree contigue l’attività venatoria potrà essere esercitata dai cacciatori tesserati presso l’Ambito Territoriale di Caccia competente. In più saprebbero che l’Ente Parco opera annualmente d’intesa della Regione e che quindi i vari soggetti continuano ad avere un ruolo attivo di confronto e di programmazione.
La Lega Nord continua a seminare preoccupazioni strumentali e infondate, che dimostrano da un lato una allergia ai Parchi e dall’altro una dannosa contrapposizione tra cacciatori e tutela del territorio: una contrapposizione che continuano ad alimentare e che troppo spesso ha portato a danneggiare sia i Parchi Liguri e la tutela delle aree protette, su cui sono calati i tagli, sia lo stesso mondo venatorio, forzando su alcune soluzioni e non portando a casa risultati, nella logica del “chi troppo vuole, nulla stringe”.
Noi pensiamo che sia finito il tempo della contrapposizione tra tutela dell’ambiente e mondo venatorio e che la Costituzione del Parco Nazionale di Portofino sia una grande opportunità per tutti, per il territorio e l’intera Regione. Peraltro, ricordiamo alla Lega, che anche il Presidente della Regione Liguria ha sostenuto, assieme ai sindaci, l’iniziativa del Parco Nazionale. Finora solo a parole: attendiamo fatti concreti. Si tratta di una occasione da non perdere, che va costruita con una collaborazione dal basso, e le polemiche strumentali della Lega vanno contro l’interesse del territorio: il Parco non è solo tutela, ma è anche valorizzazione del territorio, e porterà anche un investimento economico per il resto del territorio ligure. La Lega da che parte sta?