A due anni dal mirabolante annuncio di Toti e Maroni che promettevano (a fine 2015) un treno veloce tra Genova e Milano, non solo questo fantomatico convoglio non è mai partito – tanto che per collegare il capoluogo ligure col capoluogo lombardo ci vuole sempre, come minimo, la solita ora e mezza – ma sono bastati pochi fiocchi di neve per mandare completamente in tilt l’intera linea ferroviaria. Una débâcle totale quella di Trenitalia in questi due giorni, come dimostrano le 4 ore passate al gelo dai pendolari bloccati nei pressi di Serra Riccò e la quantità di convogli in ritardo e soppressi in tutta la regione. Eppure l’allerta meteo era stata comunicata tempestivamente e le temperature, seppur rigide, non hanno mai toccato i minimi stagionali. Nonostante questo, i disagi sono stati fortissimi per l’utenza e anche i servizi sostitutivi non sono stati predisposti per tempo e in modo adeguato. Insomma Trenitalia non ha fornito una risposta all’altezza della situazione e il piano neve non ha funzionato. Di fronte a questo disastro e nell’imminenza della firma del nuovo contratto di servizio che la Regione vorrebbe stipulare per la bellezza di 15 anni con Trenitalia, sarebbe bene che la Giunta Toti, prima di apporre tale firma, chiedesse all’azienda precise garanzie sulla qualità del servizio, condizioni migliori a tutela dei passeggeri e più investimenti sulle linee critiche. Sarebbe opportuno inoltre negoziare con Rfi condizioni migliorative per il mantenimento dell’infrastruttura e la sua riqualificazione.