Massima disponibilità da parte del Pd a condividere la nascita e la composizione di una commissione per l’osservazione del fenomeno mafioso in Liguria e per sostenere i processi di prevenzione in materia legislativa, formativa e amministrativa, come hanno proposto ieri il governatore Toti e la vicepresidente Viale su suggerimento del senatore del Partito Democratico Giuseppe Lumia. Ma sarebbe importante che la Giunta regionale facesse anche funzionare ciò che già esiste in termini di contrasto alla criminalità organizzata, altrimenti quanto detto ieri in Commissione Antimafia rischia di rimanere solo una dichiarazione d’intenti. Tanto per fare qualche esempio il tavolo ligure della legalità si è riunito solo una volta. Mentre l’osservatorio sulla criminalità organizzata non si è mai costituito; anzi è stato sostituito dall’osservatorio sulla sicurezza urbana. Molto importante è anche il capitolo sui beni confiscati alle mafie. E cogliamo con favore il passo in avanti fatto ieri da Toti su quest’argomento, quando ha precisato che la Regione Liguria mira a sostenere progetti per il riutilizzo di tali beni. Il Partito Democratico chiede da tempo che venga finanziato il fondo investimenti per l’utilizzo dei beni confiscati. In questo modo, infatti, non solo si aiuta concretamente il territorio mettendo a disposizione nuovi immobili ristrutturati e pronti a essere utilizzati, ma si lancia anche un segnale forte contro la criminalità. Quindi torniamo a chiedere alla Giunta regionale di finanziare il riutilizzo dei beni confiscati alle mafie.
È importante, come è accaduto ieri, che si riconosca che in Liguria ci sono organizzazioni criminali e che si sia in presenza di infiltrazioni mafiose. Quando, nel 2014, la presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi disse che Imperia era la sesta provincia della Calabria non fu presa sul serio, anzi qualcuno la accusò persino di voler dare una cattiva immagine della città.