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A CHE PUNTO SIAMO CON IL DEPURATORE DI CHIAVARI?

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“A che punto siamo con il depuratore di Chiavari?”. A chiederlo, con un’interrogazione che verrà discussa domani in Consiglio regionale, è il consigliere ligure del Partito Democratico, Luca Garibaldi, vicepresidente della Commissione Ambiente.

“Parliamo di un impianto molto importante e atteso. Ma da tempo, ormai, non si hanno più notizie dell’iter del progetto. Eppure il 29 marzo 2016 la Regione ha approvato il Piano di Tutela delle Acque 2016-2021, all’interno del quale sono stati individuati gli agglomerati con maggiori criticità per il collettamento e depurazione delle acque reflue urbane e le misure collegate al contesto, che gli Enti di Governo d’Ambito dovevano rendere coerenti nei propri Piani d’Ambito”. A inizio 2017, continua Garibaldi, il Consiglio Metropolitano, ha approvato la modifica del Piano d’Ambito, con l’individuazione dell’area del Lido nel Comune di Chiavari per la realizzazione del depuratore consortile per gli agglomerati della Valle dell’Entella (Chiavari e Lavagna) e, all’epoca, il Comune aveva dato l’ok a quella soluzione”. Ma nel luglio del 2017, spiega il consigliere regionale del Partito Democratico “la nuova amministrazione comunale di Chiavari, appena insediata, si è detta contraria alla realizzazione dell’impianto in quel sito, arrivando a non concedere l’accesso all’area del Lido all’ente gestore che deve realizzare l’impianto, tanto che, nel gennaio scorso, secondo quanto riportato dalla stampa, il Comune di Chiavari, durante una riunione con Regione, Città Metropolitana e, appunto, ente gestore ha chiesto una diversa collocazione per il depuratore”. Trascorsi nove mesi da quell’incontro non vi è notizia di come si stia procedendo sulle ipotesi che sono state formulate. Anzi, rispondendo a un’interrogazione del 14 maggio scorso la Giunta ligure ha precisato che il ruolo della Regione, in questo percorso sulla localizzazione dell’impianto di depurazione nella Valle dell’Entella, era solo di supporto tecnico in merito al rischio idraulico esistente in alcune aree, richieste specificatamente da Città Metropolitana, che ha la titolarità della decisione”.

Il risultato è che, al momento, “non c’è alcuna proposta formale sulla collocazione del depuratore. E visto che più volte la Regione Liguria ha richiamato gli Enti d’Ambito ad adempiere alle proprie competenze, al fine di evitare o mitigare le sanzioni derivanti dalle procedure di infrazioni comunitarie in materia di depurazione, chiedo all’assessore compente e alla Giunta ligure a che punto sia lo stato di definizione dell’iter per l’impianto della Valle dell’Entella e dove si intenda realizzarlo”.

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