Le perplessità avanzate oggi dalla Corte dei Conti della Liguria sulla gestione della sanità regionale confermano – purtroppo – quando diciamo da tempo. La spesa farmaceutiche fuori controllo, grazie anche all’assurda decisione della Giunta Toti di porre fine alla distribuzione diretta dei farmaci, e l’aumento delle fughe stanno mandando in tilt i conti della Regione, creando un buco preoccupante.
Sui farmaci siamo passati da essere lodati dalla Corte dei Conti per il nostro lavoro sulla distribuzione diretta (partito con la felice sperimentazione dell’Asl 1 ai tempi del centrosinistra) a finire nel mirino della magistratura contabile. La Giunta precedente era riuscita a portare a regime, sulla spesa farmaceutica, un risparmio di 100 milioni di euro rispetto a quanto aveva trovato appena si era insediata. Mentre la Giunta Toti ha deciso di smontare il caposaldo di quel percorso virtuoso – la distribuzione diretta – per passare alla distribuzione per conto. Invece che estendere il caso scuola di Imperia a tutta la Liguria, il centrodestra ha interrotto quell’esperienza positiva e, come avevamo temuto sin da subito, questa decisione ha fatto aumentare la spesa. Oggi la Corte dei Conti lo rileva senza appello.
Sul fronte delle fughe paghiamo due anni di cattiva gestione, dopo che la Giunta precedente aveva avviato un recupero dei tempi d’attesa (e quindi delle fughe) una volta rimessi in ordine i conti. Invece di continuare su questa strada, in questi due anni e mezzo di centrodestra le fughe sono tornate a crescere e si è indebolita la nostra capacità di attrazione. Anche questo costerà parecchio alle casse regionali e quindi ai cittadini liguri.
L’intervento della Corte dei Conti non va sottovaluto. Adesso quali scuse troverà il centrodestra di fronte al quadro così grave dipinto dalla magistratura contabile? La barzelletta raccontata da Toti secondo cui è tutta colpa di chi c’era prima, lascia davvero il tempo che trova.