La Giunta Toti e Alisa assestano un altro duro colpo alla tenuta della sanità pubblica ligure. La nuova azienda sanitaria voluta dal centrodestra e diretta dal commissario Locatelli infatti ha deciso, tramite i costi standard, di considerare tutti i consultori Unità semplici, declassando quelli genovesi che sono sempre stati Unità complesse. Questa decisione, insieme al blocco del turnover, mortifica un comparto fondamentale della sanità territoriale – di cui la Giunta Toti ha davvero scarsa considerazione, come dimostrano i silenzi sulle case della salute – e non tiene conto del ruolo fondamentale che i consultori rivestono per l’area genovese. Nel capoluogo ligure queste strutture sono importantissime, soprattutto in questo periodo di crisi e di gravi problemi sociali. Alisa e Locatelli, invece, preferiscono fare una scelta burocratica miope, che penalizza ancora una volta le fasce deboli della popolazione. Ma cosa ancora più grave con questo declassamento compiono un primo passo verso lo smembramento dei consultori. Servizi che prima stavano insieme proprio all’interno di queste strutture – come neuropsichiatria infantile, psicologia infantile, centro giovani, medicina scolastica, riabilitazione pediatrica, le vaccinazioni e i percorsi nascita – verranno separati, facendoci tornare indietro di 40 anni. Quello che Alisa ci vuole imporre è il modello Lombardia, che confligge con la storia e le eccellenze liguri e genovesi.
La sanità pubblica, in questa regione, continua a essere sotto attacco: questa settimana usciranno i bandi di privatizzazione degli ospedali di Cairo, Albenga e Bordighera, la Corte dei Conti, la scorsa settimana, ha messo in luce tutti i limiti della politiche sanitarie di questa amministrazione regionale, puntando il dito sull’aumento del deficit e della spesa farmaceutica e ora arriva il tentativo di smantellare le strutture territoriali. Giù le mani dai consultori: la Giunta Toti e Alisa non cancellino questo servizio fondamentale. Oggi il Gruppo del Partito Democratico ha partecipato al presidio di protesta dei lavoratori dei consultori, portandogli la propria solidarietà.