Un risultato frutto della nostra determinazione. Verrebbe da dire così commentando la decisione della Regione Liguria di inserire Sestri Levante all’interno delle aree industriali regionali, che possono attingere al fondo anti-crisi messo a disposizione dell’Ente. Una parziale retromarcia, dopo l’iniziale e incomprensibili esclusione di qualche settimana fa, che è stata innestata grazie al pressing del Comune di Sestri Levante, delle forze sindacali e produttive e del Gruppo consiliare regionale del Pd (una nostra proposta per l’inserimento di Sestri Levante in questo elenco era stata depositata subito) e della richiesta formale fatta dalla stessa amministrazione civica di Sestri Levante attraverso un Ordine del Giorno votato in Consiglio comunale. Spiace che quel documento i consiglieri comunali di centrodestra di Sestri Levante non l’abbiano neppure voluto votare, difendendo l’esclusione del Comune di Sestri Levante. A dimostrazione del fatto che la Regione, quando sbaglia clamorosamente come in questo caso, almeno decide di fare retromarcia, mentre i loro rappresentanti locali restano arroccati sulle stesse indifendibili posizioni. Peccato. Anche se, come si dice in questi casi, ciò che importa è il risultato. Escludere Sestri Levante da quell’elenco non avrebbe avuto alcun senso. Oggi, grazie al lavoro del Pd, quell’ingiustizia è stata sanata, seppur parzialmente.